CANTO D’INGRESSO: ACCLAMATE IL SIGNORE
Rit. Acclamate al Signore, voi tutti della terra
e servitelo con gioia, andate a lui con esultanza.
Acclamate voi tutti al Signore.
Riconoscete che il Signore,
che il Signore è Dio,
Egli ci ha fatti siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Entrate nelle sue porte
con degli inni di grazia,
i suoi atri nella lode,
benedite, lodate il suo nome.
Poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà si estende
sopra ogni generazione.
SALUTO DEL CELEBRANTE
Vesc. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
Vesc. La grazia e la pace nella santa Chiesa di Dio sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito.
Breve saluto del parroco e consegna simbolica dell’edificio al vescovo con l’offerta delle chiavi della chiesa.
Benedizione dell’acqua e aspersione
Guida: Terminato il rito di ingresso, il vescovo benedice l’acqua per aspergere il popolo, tempio spirituale, in segno di penitenza e in ricordo del Battesimo, e aspergere poi le pareti e l’altare della nuova chiesa.
Il vescovo invita tutti alla preghiera con queste parole:
Vesc. Fratelli carissimi,
prima di dedicare con rito solenne
questa nuova chiesa,
supplichiamo il Signore Dio nostro,
perché benedica quest’acqua
con la quale saremo aspersi in segno di penitenza
nel ricordo del nostro Battesimo.
Ci aiuti il Signore con la sua grazia,
perché docili allo Spirito che abbiamo ricevuto,
rimaniamo sempre fedeli nella santa Chiesa.
Padre santo,
luce e vita di ogni creatura,
nel tuo immenso amore per gli uomini
non solo li sostieni con la tua provvidenza,
ma con l’effusione del tuo Spirito
li purifichi dai peccati
e li riconduci sempre a Cristo, capo e Signore.
Nel disegno della tua misericordia
hai voluto che l’uomo,
immerso peccatore nelle acque del Battesimo,
muoia con Cristo
e risorga innocente alla vita nuova,
fatto membro del suo corpo ed erede del suo regno.
Benedici e santifica quest’acqua
che verrà aspersa su di noi,
perché sia segno del lavacro battesimale
che ci fa in Cristo nuova creatura
e tempio vivo del tuo Spirito.
Concedi ai tuoi fedeli oggi raccolti in questa chiesa
e a quanti in futuro vi celebreranno i santi misteri
di giungere insieme alla Gerusalemme del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
Terminata la preghiera di benedizione dell’acqua, il vescovo asperge con l’acqua benedetta il popolo, percorrendo la navata della chiesa. Tornato in presbiterio, asperge l’altare.
Canto: L’acqua della salvezza
Il Signore ci ha salvato dai nemici
nel passaggio del Mar Rosso:
1’acquà che ha travolto gli Egiziani,
fu per noi la salvezza! (Es 15).
Rit. Se conoscessi il dono di Dio
e chi è Colui che ti chiede da bere,
lo pregheresti tu stesso di darti
quell’acqua viva che ti salverà » (Cv 4,10).
Eravamo prostrati nel deserto,
consumati dalla sete:
quando fu percossa la roccia,
zampillò una sorgente (Es 17).
Dalle mura del tempio di Dio
sgorga un fiume d’acqua viva:
tutto quello che l’acqua toccherà,
nascerà a nuova vita (Ez 47).
Dopo l’aspersione il vescovo dice:
Vesc. Dio Padre di misericordia, sia presente in questa casa di preghiera e la grazia dello Spirito Santo purifichi il suo popolo, tempio vivo in cui egli dimora.
T. Amen.
Canto del gloria
Rit. Gloria gloria a Dio, gloria gloria nell’alto dei cieli,
pace in terra agli uomini di buona volontà, gloria.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, glorifichiamo te
Ti rendiamo grazie per la tua immensa gloria.
Signore Dio, gloria, re del cielo, gloria
Dio padre, Dio onnipotente, gloria. Rit.
Signore figlio unigenito, Gesù Cristo
Signore agnello di Dio, figlio del Padre
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica,
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Rit.
Perché tu solo il santo il Signore, tu solo l’altissimo,
Cristo Gesù con lo Spirito Santo nella gloria del Padre. Rit.
COLLETTA
Vesc. Dio onnipotente ed eterno, effondi la tua grazia
su questa dimora a te dedicata e vieni in aiuto a quanti invocano il tuo nome,
perché con la luce della tua parola e la forza dei tuoi sacramenti
la comunità cristiana sia confermata nella fede e nell’amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
T.Amen.
Guida: La prima mensa che viene imbandita nella liturgia è quella della Parola di Dio.
L’annuncio della Parola di Dio è una caratteristica essenziale del culto cristiano. Ogni volta che una comunità cristiana si riunisce per pregare, se desidera che il suo gesto sia autenticamente cristiano, deve sentirsi innanzitutto comunità in ascolto. Il rapporto con Dio, infatti, non nasce dal basso (da una nostra iniziativa) ma nasce dall’alto, dall’iniziativa libera e gratuita di Dio che si china verso di noi e ci rivolge per primo la parola.
«Dio invisibile, nel suo grande amore, parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi, per invitarli e ammetterli alla comunione con sé» (DV 2).
La sacra liturgia, infatti, è l’incontro salvifico del Padre che è nei cieli e viene a conversare con molta amorevolezza con i suoi figli; è il colloquio tra lo Sposo, il Signore Gesù, e la sua diletta Sposa, la Chiesa, fatta partecipe dell’eterno canto di lode che il Verbo incarnato ha introdotto in questo nostro terrestre esilio (cfr. «Sacrosanctum Concilium», n. 83).
Mediante la lettura delle Scritture la Parola di Dio risuona nell’assemblea che l’ascolta, la prega, la celebra.
Due lettori, uno dei quali reca il Lezionario della Messa, si presentano, accompagnati dal salmista, al vescovo. Il vescovo, in piedi e con la mitra, riceve il Lezionario, lo mostra al popolo e dice:
Vesc. Risuoni sempre in questo luogo la Parola di Dio; riveli e proclami il mistero pasquale di Cristo e operi nella Chiesa la nostra salvezza.
T. Amen.
Quindi consegna il lezionario ai lettori
PRIMA LETTURA
Dal libro di Neemìa (8, 2-4.5-6.8-10)
In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l’orecchio a sentire il libro della legge.
Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza e aprì il libro in presenza di tutto il popolo poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. Neemìa, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i levìti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Parola di Dio.
T. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice. R
Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi. R
Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell’oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante. R
SECONDA LETTURA
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo 21, 1-5
Io, Giovanni, vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trola dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Parola di Dio.
T. Rendiamo grazie a Dio
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa,
e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
R. Alleluia.
VANGELO
Dal vangelo secondo Matteo (16, 13-19)
In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.
T. Lode a te, o Cristo
OMELIA
Professione di fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Dapprima invocheremo i santi: è invito a prendere coscienza che nel cammino della vita e della storia non siamo soli. Siamo il suo popolo santo – la Chiesa – che compie il suo pellegrinaggio terreno, spesso con fatica e sofferenza, ma luminoso di una grande speranza: al termine Lui ci attende.
I santi ci sono di esempio e di guida in questo cammino.
Poi verrà pronunciata la preghiera di dedicazione di questo chiesa.
L’edificio-chiesa è segno della Chiesa pellegrina sulla terra e immagine della Chiesa già beata nel cielo.
Così si esprime S. Agostino: “La dedicazione della casa di preghiera è la festa della nostra comunità. Questo edificio diventa la casa del nostro culto. Ma noi stessi siamo casa di Dio. Veniamo costruiti in questo mondo e saremo dedicati solennemente alla fine dei secoli.”
LITANIE DEI SANTI
Vesc. Figli carissimi, supplichiamo Dio Padre onnipotente che ha fatto del cuore dei fedeli
il suo tempio spirituale. Si unisca alle nostre voci la fraterna preghiera dei santi.
Si cantano le litanie
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Santa Maria, Madre di Dio prega per noi
San Michele prega per noi
Santi angeli di Dio pregate per noi
San Giovanni Battista prega per noi
San Giuseppe prega per noi
Santi Pietro e Paolo pregate per noi
Sant’Andrea prega per noi
San Giovanni prega per noi
Santi apostoli ed evangelisti pregate per noi
Santa Maria Maddalena prega per noi
Santi discepoli del Signore pregate per noi
Santo Stefano prega per noi
Sant’Ignazio d’Antiochia prega per noi
San Lorenzo prega per noi
Sante Perpetua e Felìcita pregate per noi
Sant’Agnese prega per noi
Santi Vitale e Agricola prega per noi
San Procolo prega per noi
San Biagio prega per noi
Santi martiri di Cristo pregate per noi
San Gregorio prega per noi
Sant’Agostino prega per noi
Sant’Atanasio prega per noi
San Basilio prega per noi
San Martino prega per noi
San Benedetto prega per noi
San Francesco prega per noi
San Domenico prega per noi
San Francesco Saverio prega per noi
San Giovanni Maria Vianney prega per noi
Santa Caterina da Siena prega per noi
Santa Teresa d’Avila prega per noi
San Zama prega per noi
San Petronio prega per noi
Santa Caterina da Bologna prega per noi
Santa Clelia prega per noi
Santi e sante di Dio pregate per noi
Nella tua misericordia salvaci, Signore
Da ogni male salvaci, Signore
Da ogni peccato salvaci, Signore
Dalla morte eterna salvaci, Signore
Per la tua incarnazione salvaci, Signore
Per la tua morte e risurrezione salvaci, Signore
Per il dono dello Spirito Santo salvaci, Signore
Noi, peccatori, ti preghiamo ascoltaci, Signore
Conforta e illumina la tua santa Chiesa ascoltaci, Signore
Proteggi il Papa, i vescovi, i sacerdoti
e tutti i ministri del Vangelo ascoltaci, Signore
Manda nuovi operai nella tua messe ascoltaci, Signore
Dona al mondo intero
la giustizia e la pace ascoltaci, Signore
Benedici questo popolo a te consacrato ascoltaci, Signore
Santifica con la tua benedizione
questa chiesa ascoltaci, Signore
Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica
Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica
Terminato il canto delle litanie, il Vescovo dice:
Vesc. Accogli con bontà, o Signore, le nostre preghiere per l’intercessione della beata Vergine Maria e di tutti i santi; l’edificio che dedichiamo al tuo nome sia casa di salvezza e di grazia; qui si raduni il popolo cristiano, ti adori in spirito e verità e si edifichi nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
T.Amen.
PREGHIERA DI DEDICAZIONE
Il vescovo, con le braccia allargate, dice:
O Dio, che reggi e santifichi la tua Chiesa
accogli il nostro canto in questo giorno di festa;
oggi con solenne rito
il popolo fedele dedica a te per sempre
questa casa di preghiera;
qui invocherà il tuo nome,
si nutrirà della tua parola,
vivrà dei tuoi sacramenti.
Questo luogo è segno del mistero della Chiesa
santificata dal sangue di Cristo,
da lui prescelta come sposa,
vergine per l’integrità della fede,
madre sempre feconda nella potenza dello Spirito.
Chiesa santa,
vigna eletta del Signore,
che ricopre dei suoi tralci il mondo intero
e avvinta al legno della croce
innalza i suoi virgulti fino al cielo.
Chiesa beata,
dimora di Dio tra gli uomini,
tempio santo costruito con pietre vive
sul fondamento degli Apostoli,
in Cristo Gesù, fulcro di unità e pietra angolare.
Chiesa sublime,
città alta sul monte,
chiara a tutti per il suo fulgore
dove splende, lampada perenne, l’Agnello,
e si innalza festoso il coro dei beati.
Ora, o Padre,
avvolgi della tua santità questa chiesa,
perché sia sempre per tutti un luogo santo;
benedici e santifica questo altare,
perché sia mensa sempre preparata
per il sacrificio del tuo Figlio.
Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe,
perché i tuoi figli muoiano al peccato
e rinascano alla vita nel tuo Spirito.
Qui la santa assemblea
riunita intorno all’altare
celebri il memoriale della Pasqua
e si nutra al banchetto della parola
e del corpo di Cristo.
Qui lieta risuoni la liturgia di lode
e la voce degli uomini si unisca ai cori degli angeli;
qui salga a te la preghiera incessante
per la salvezza del mondo.
Qui il povero trovi misericordia,
l’oppresso ottenga libertà vera
e ogni uomo goda della dignità dei tuoi figli,
finchè tutti giungano alla gioia piena
nella santa Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
T.Amen.
Unzione dell’altare e delle pareti della chiesa
Guida: Il rito dell’unzione dell’altare e della chiesa (come anche quelli dell’incensazione, della copertura e dell’illuminazione dell’altare che seguiranno), esprimono con segni visibili quell’azione invisibile che il Signore esercita per mezzo della Chiesa, quando essa celebra i divini misteri e specialmente l’Eucarestia.
L’unzione dell’altare di pietra con il Crisma rimanda all’altare vivo, che è Cristo, da cui viene ogni benedizione e grazia: Lui è l’Unto del Signore; Lui è il Consacrato per eccellenza che il Padre ha costituito Sommo sacerdote, perché offrisse sull’altare il sacrificio del suo corpo per la salvezza di tutti.
L’unzione della chiesa significa che essa è dedicata in modo totale e permanente al culto cristiano.
Viene portato il vasetto con il sacro Crisma. Il vescovo, deposta la casula e cinto di un grembiule, va all’altare e dice ad alta voce:
Vesc. Santifichi il Signore con la sua potenza questo altare,
che mediante il nostro ministero è unto con il crisma;
sia segno visibile del mistero di Cristo, che si è offerto al Padre per la vita del mondo.
Quindi versa il sacro Crisma sull’altare, ungendo opportunamente tutta la mensa.
CANTO: SPIRITO DI DIO SCENDI SU DI NOI
Spirito di Dio, scendi su di noi (2v)
Rendici – docili – umili – semplici,
Spirito di Dio, scendi su di noi.
Spirito di Dio, scendi su di noi (2v)
Guidaci – Spirito – salvaci – formaci
Spirito di Dio, scendi su di noi.
Spirito di Dio, scendi su di noi (2v)
Fondici, plasmaci, riempici, usaci,
Spirito di Dio, scendi su di noi.
CANTO: VIENI VIENI SPIRITO D’AMORE
Rit. Vieni vieni Spirito d’amore, ad insegnar le cose di Dio.
Vieni, vieni, Spirito di pace, a suggerir le cose
che Lui ha detto a noi.
Noi ti invochiamo Spirito di Cristo,
vieni tu dentro di noi.
Cambia i nostri occhi,
fa che noi vediamo la bontà di Dio per noi
Vieni, o Spirito dai quattro venti
e soffia su chi non ha vita,
vieni, o Spirito e soffia su di noi,
perché anche noi riviviamo.
Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare,
insegnaci a lodare Iddio.
Insegnaci a pregare, insegnaci la via,
insegnaci tu l’unità.
Incensazione
Si colloca sull’altare un braciere per farvi ardere l’incenso. Il vescovo pone l’incenso dicendo:
Vesc. Salga a te, Signore, l’incenso della nostra preghiera; come il profumo riempie questo tempio, così la tua Chiesa spanda nel mondo la soave fragranza di Cristo.
Il vescovo incensa l’altare con il turibolo. Tornato alla sede viene incensato.
Il ministro incensa poi il popolo.
CANTO: CANTIAMO A TE
- Cantiamo Te, Signore della vita:
il nome tuo è grande sulla terra,
tutto parla di Te e canta la tua gloria,
grande Tu sei e compi meraviglie:
Tu sei Dio.
- Cantiamo Te, Signore Gesù Cristo:
figlio di Dio venuto sulla terra,
fatto uomo per noi nel grembo di Maria,
dolce Gesù risorto dalla morte
sei con noi.
- Cantiamo Te, amore senza fine:
Tu che sei Dio, lo Spirito del Padre.
vivi dentro di noi e guida i nostri passi,
accendi in noi il fuoco dell’eterna carità.
Terminata l’incensazione dell’altare e della chiesa si asperge con delle pezzuole la mensa dell’altare, quindi l’altare viene rivestito con la tovaglia e adornato di fiori. Vi dispongono i candelieri, come per la celebrazione della Messa.
Copertura dell’altare e illuminazione
Guida: La copertura dell’altare indica che esso è insieme luogo del sacrificio eucaristico e mensa del Signore; intorno ad esso stanno sacerdoti e fedeli, che svolgendo insieme la stessa azione sacra, anche se con uffici e compiti diversi, celebrano il memoriale della morte e risurrezione di Cristo e partecipano alla cena del Signore. E’ per questo che l’altare, mensa del convito sacrificale, viene preparato e ornato a festa: segno espressivo che a questa mensa del Signore tutti i fedeli si accostano con gioia, per nutrirsi del cibo divino, cioè del corpo e del sangue di Cristo immolato.
Dopo essere stato rivestito dalle tovaglie, l’altare verrà illuminato dalla luce, per ricordarci che Cristo è luce e guida sul nostro cammino e del suo splendore brilla la Chiesa e per mezzo di essa tutta la famiglia umana.
Il vescovo consegna una candela accesa dicendo:
Vesc. Risplenda nella chiesa la luce di Cristo
E giunga a tutti i popoli La pienezza della verità.
Il diacono si reca all’altare e accende le candele per la celebrazione eucaristica. La chiesa si illumina a festa, si accendono in segno di gioia tutte le candele e le luci.
CANTO: IL SIGNORE E’ LA LUCE
Il Signore è la luce che vince la notte.
Rit. Gloria, gloria cantiamo al Signore! (2v.)
Il Signore è la vita che vince la morte.
Il Signore è la grazia che vince il peccato.
Il Signore è la gioia che vince l’angoscia.
Il Signore è la pace che vince la guerra.
– con la celebrazione del Sacrificio Eucaristico si raggiunge e si manifesta chiaramente nei segni il fine principale per cui è stata edificata la nuova Chiesa ed è stato costruito l’Altare;
– inoltre, l’Eucarestia, che santifica il cuore di coloro ché la ricevono, consacra in qualche modo l’Altare e il Luogo della celebrazione: “Degno di ammirazione è quest’Altare, perchè, anche se di sua natura è semplice pietra, diventa santo dal momento che ha accolto e sostenuto il corpo di Cristo” (Padri della Chiesa).
Sul nuovo altare, per la prima volta, facciamo la festa dell’Eucaristia.
Dio è davvero con noi. Come anticipo del convito eterno. Come invito alla comunione con Lui e tra di noi.
Altare come simbolo che durerà nel tempo e come luogo privilegiato ove noi, oggi e lungo tutta la nostra vita, incontriamo il Signore della gloria. Poi ogni segno diverrà realtà, quando Dio sarà tutto in tutti
PRESENTAZIONE DEI DONI
CANTO: Antica eterna danza
Spighe d’oro al vento, antica eterna danza
per fare un solo pane spezzato sulla mensa.
Grappoli dei colli, profumo di letizia
per fare un solo vino, bevanda della grazia.
Con il pane e il vino, Signore, ti doniamo
le nostre gioie pure, le attese e le paure,
frutti del lavoro e fede nel futuro,
la voglia di cambiare e di ricominciare.
Dio della speranza, sorgente d’ogni dono,
accogli questa offerta che insieme ti portiamo.
Dio dell’universo, raccogli chi è disperso
e facci tutti Chiesa, una cosa in te.
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Vesc. Accetta e santifica, Signore, le offerte della tua Chiesa in festa, perché il popolo che si raduna in questo luogo a te consacrato per celebrare i santi misteri ottenga i benefici della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
PREFAZIO
Vesc. Il Signore sia con voi.
T. E con il tuo spirito.
Vesc. In alto i nostri cuori.
T. Sono rivolti al Signore.
Vesc. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
T. È cosa buona e giusta.
Vesc. E’ veramente giusto renderti grazie e proclamare le meraviglie del tuo amore,
Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo tuo figlio nostro salvatore.
L’universo è tempio della tua santità, e la creazione glorifica il tuo nome,
ma tu non rifiuti che noi ti dedichiamo una dimora
costruita dalle mani dell’uomo per la celebrazione dei santi misteri:
segno del tuo tempio, immagine della celeste Gerusalemme.
Tempio vero da te consacrato è l’umanità del tuo Figlio,
nato dalla Vergine Madre, nel quale abita la pienezza della vita divina.
Città santa è la tua Chiesa fondata sugli apostoli
e unita in Cristo pietra angolare.
Essa cresce e si edifica con pietre vive e scelte
cementate nella carità con la forza del tuo Spirito
fino al giorno in cui, o Padre, sarai tutto in tutti
e splenderà in eterno la luce del tuo Cristo.
Per questo mistero uniti agli angeli e ai santi
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:
Canto: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
PREGHIERA EUCARISTICA
Padre veramente santo, a te la lode da ogni creatura.
Per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
nella potenza dello Spirito Santo
fai vivere e santifichi l’universo,
e continui a radunare intorno a te un popolo,
che da un confine all’altro della terra
offra al tuo nome il sacrificio perfetto.
Ora ti preghiamo umilmente:
manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo,
perché diventino il corpo e sangue
di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
che ci ha comandato di celebrare questi misteri.
Nella notte in cui fu tradito
egli prese il pane, ti rese grazie
con la preghiera di benedizione,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
QUESTO E’ IL MIO CORPO
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
QUESTO E’ IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME .
Mistero della Fede.
T.: Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione
nell’attesa della tua venuta.
Celebrando il memoriale del tuo Figlio,
morto per la nostra salvezza,
gloriosamente risorto e asceso al cielo,
nell’attesa della sua venuta ti offriamo, Padre,
in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo.
Guarda con amore e riconosci nell’offerta della tua Chiesa,
la vittima immolata per la nostra redenzione;
e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,
dona la pienezza dello Spirito Santo
perché diventiamo in Cristo
un solo corpo e un solo spirito.
Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito,
perché possiamo ottenere il regno promesso
insieme con i tuoi eletti:
con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri,
e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.
Per questo sacrificio di riconciliazione dona, Padre,
pace e salvezza al mondo intero.
Conferma nella fede e nell’amore
la tua Chiesa pellegrina sulla terra:
il tuo servo e nostro Papa Benedetto,
il nostro Vescovo Carlo, il suo ausiliare Ernesto
il collegio episcopale, tutto il clero
e il popolo che tu hai redento.
Ascolta la preghiera di questa famiglia,
che a te dedica oggi questo tempio,
perché sia casa di salvezza e di pace;
qui la tua Chiesa celebri nella lode i santi misteri,
perché anche noi, guidati dalla tua parola
e sostenuti dalla tua grazia,
possiamo giungere alla celeste Gerusalemme,
dove ricongiungerai a te, Padre misericordioso,
tutti i tuoi figli ovunque dispersi.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti
e tutti i giusti che, in pace con te,
hanno lasciato questo mondo;
concedi anche a noi di ritrovarci insieme
a godere per sempre della tua gloria,
in Cristo, nostro Signore,
per mezzo del quale tu, o Dio,
doni al mondo ogni bene.
Per Cristo nostro Signore tu, o Dio, crei e santifichi sempre,
fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene.
Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
RITI DI COMUNIONE
PADRE NOSTRO (cantato)
T. Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Libera il tuo popolo da ogni peccato,
venga il tuo regno come in cielo quaggiù.
Vesc. Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni,
e con l’aiuto della tua misericordia
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
T. (cantato) Tuo è il regno,
tua la potenza e la gloria nei secoli.
RITO DELLA PACE
Vesc. Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unità e pace
secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
T. Amen.
Vesc. La pace del Signore sia sempre con voi.
T. E con il tuo spirito.
Diac. Scambiatevi un segno di pace.
Tutti si scambiano vicendevolmente un segno di pace
FRAZIONE DEL PANE
(canto) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace.
Vesc. Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.
T. O Signore, non sono degno
di partecipare alla tua mensa:
ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
CANTI DI COMUNIONE:
1. Perché Tu sei con me
Rit. Solo tu sei il mio pastore
niente mai mi mancherà.
Solo tu sei il mio pastore,
o Signore.
Mi conduci dietro te sulle verdi alture
ai ruscelli tranquilli, lassù
dov’è più limpida l’acqua per me
dove mi fai riposare.
Anche fra le tenebre d’un abisso oscuro
lo non temo alcun male perché
Tu mi sostieni, sei sempre con me
rendi il sentiero sicuro.
Siedo alla tua tavola che mi hai preparato
ed il calice è colmo per me
di quella linfa di felicità
che per amore hai versato.
Sempre mi accompagnano lungo estati e inverni
la tua grazia, la tua fedeltà
nella tua casa io abiterò
fino alla fine dei giorni.
2. VENIAMO AD INCONTRARTI
Noi riceviamo quel pane che tu
hai preparato per ogni uomo
che a Te s’affida.
Veniamo, veniamo ad incontrarti
veniamo, veniamo a ricordare ancor
la cena che un giorno hai chiesto
agli uomini di fare con Te.
Noi porteremo, uscendo da qui;
la tua presenza e il tuo messaggio
tra l’altra gente.
Cerchiamo negli occhi d’ogni uomo,
la luce di chi ha conosciuto Te,
perché noi vogliamo che Tu abbia
ancora fratelli tra noi.
3. CHI CI SEPARERÀ
Chi ci separerà dal suo amore,
la tribolazione, forse la spada?
Né morte o vita ci separerà
dall’amore in Cristo Signore.
Chi ci separerà dalla sua pace,
la persecuzione, forse il dolore?
Nessun potere ci separerà
da Colui che è morto per noi.
Chi ci separerà dalla sua gioia,
chi potrà strapparci il suo perdono?
Nessuno al mondo ci allontanerà
dalla vita in Cristo Signore.
CANTO CORALE DI RINGRAZIAMENTO:
SICUT CERVUS (P. da Palestrina)
Sicut cervus desiderat ad fontes aquarum
Ita desiderat anima mea ad te Deus.
(Come il cervo anela alle fonti dei ruscelli,
così la mia anima anela a te, o Dio)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Vesc. Risplenda, Signore, la luce della tua verità sui fedeli che hanno partecipato ai tuoi misteri, perché possano adorarti ogni giorno in questo luogo di preghiera e contemplare il tuo volto nell’assemblea dei santi. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Vesc. Il Signore sia con voi.
T. E con il tuo spirito.
Vesc. Dio che oggi vi ha riuniti per la dedicazione di questa casa, vi colmi della sua grazia e della sua pace
T. Amen.
Vesc. Cristo, vi edifichi come pietre vive
del suo tempio spirituale.
T. Amen.
Vesc. Lo Spirito di Dio abiti nei vostri cuori
e vi unisca alla comunione gloriosa dei santi.
T. Amen.
Vesc. E la benedizione di Dio onnipotente
Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
T. Amen.
Canto corale: Iubilate Deo (Frisina)
Rit. Iubilate omnis terra, iubilate Domino nostro,
alleluja alleluja, iubilate Deo, exultate in lætitia, iubilate Deo.
Laudate eum in excelsis, laudate Dominum nostrum
omnes angeli et virtutes, laudate eum quoniam
magnus Rex est Dominus super omnem terram.
Laudate pueri Dominum, laudate nomen Domini
benedictus nomen eius, benedictus in sæcula,
super cælos gloria eius, laudate omnes gentes.
Laudate eum omnes angeli, Laudate omnes virtutes,
In aeternum laudate eum Omnes gentes et populi,
Quia ipse mandavit et omnia creata sunt
Rit. Iubilate omnis terra, iubilate Domino nostro,
alleluja alleluja, iubilate Deo, exultate in lætitia, iubilate Deo. . (2v.)